Page 15 - Manuale Servizi all'infanzia 11034
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SERVIZI ALL’INFANZIA
famiglie. I risultati della programmazione generale sono presentati e illustrati alle famiglie nel corso di
un’assemblea entro la fine di settembre.
Il nido d’infanzia privilegia un lavoro per piccoli gruppi di bambini, con gli educatori come figure stabili di
riferimento per i bambini e per le famiglie e sono organizzati in sezioni. La sezione è organizzata in base a
criteri relativi all’omogeneità dell’età e allo sviluppo globale dei bambini secondo le scelte pedagogiche e la
specifica progettazione educativa. Il rapporto medio educatore/bambino è 1 a 7, come previsto dalla
normativa regionale. Per ciascuna sezione viene predisposta una Progettazione operativa specifica; essa è
soggetta a calibrazioni settimanali in sede di riunioni d’equipe.
Nota UNI11034: la progettazione educativa deve essere oggetto di elaborazione da parte di tutto il gruppo degli operatori e del
responsabile in modo da garantirne la piena condivisione e deve essere il risultato di attività di osservazione diretta dei bambini e
delle loro esigenze.
4.6.3 Finalità della progettazione educativa
CAMPI DI OBIETTIVI GENERALI
ESPERIENZA
Il corpo e il - Stimolare la percezione del proprio corpo attraverso attività e giochi tattili;
movimento - perfezionare e sperimentare diversi schemi che permettano ai bambini di affinare le proprie capacità
I discorsi e le parole motorie;
- assecondare i bambini nelle sperimentazioni personali per raggiungere l’equilibrio e la posizione eretta;
Lo spazio, l’ordine e - aumentare progressivamente la capacità di attenzione;
le misure
- Comunicare con adulti e bambini attraverso comportamenti non verbali (sguardo, indicare);
Le cose, il tempo e - utilizzare un atteggiamento o un gesto simbolico (es. fare mandare un bacino, fare ciao con la mano);
la natura - comprendere e rispondere alle richieste degli adulti;
- imitare i rumori/suoni (es. schiocco della lingua, verso degli animali…);
Messaggi, forme e - acquisire e sviluppare un semplice linguaggio verbale;
media - favorire situazioni di comunicazione;
- sostenere la produzione e l’uso delle prime parole.
Il se e l’altro - Stimolare il bambino verso l’esplorazione degli spazi che lo circondano;
- sperimentare la relazione causa-effetto;
- sperimentare le prime relazioni topologiche (dentro-fuori, sotto-sopra…).
- Sperimentare gli oggetti al fine di scoprirne le caratteristiche;
- utilizzare i sensi per percepire gli oggetti (toccare, annusare, pizzicare, manipolare, assaggiare)
- scoprire e sperimentare nuovi giochi;
- condividere i giochi con i compagni;
- cogliere e incamerare le scansioni temporali del nido (routine);
- accettare e sperimentare l’attesa;
- scoprire e conoscere gli elementi che esistono in natura (erba, terra, acqua…).
- Interiorizzazione di nuovi schemi di azione funzionali (ad es. buttare per terra, portare alla bocca);
- comunicare ed esprimere nuovi schemi di azione manipolativo – visiva, sonoro-musicale;
- recepire e riconoscere suoni e rumori.
- Riconoscere le educatrici come punto di riferimento;
- Accettare contatto fisico e cura da parte di persone diverse dai familiari
- accettare la vicinanza degli altri bambini ed il loro agire;
- interagire con le educatrici e con gli altri bambini;
- accettare il nido come ambiente nel quale vivere parte della giornata;
- instaurare relazioni positive con l’educatrice e con i pari.
Nota UNI11034: La progettazione educativa deve essere finalizzata alla creazione di un ambiente che favorisca l'instaurarsi di
relazioni significative tra bambini e adulti, tra bambini e bambini, e tra adulti e adulti; deve inoltre prevederla messa in atto di
azioni di stimolo differenziate per percorsi di crescita (sviluppo senso-percettivo, sviluppo motorio, sviluppo della comunicazione
verbale e non, ecc.).
4.6.4 Obiettivi della progettazione educativa
Scheda IL GIOCO EURISTICO
Il gioco euristico è un sistema educativo che permette, soprattutto con i bambini molto piccoli, di scoprire se stessi
e le cose che li circondano. L’origine del termine euristico è greco, “eurisko” significa scoprire, portare alla luce.
Assistenza 2000 15 / 32
famiglie. I risultati della programmazione generale sono presentati e illustrati alle famiglie nel corso di
un’assemblea entro la fine di settembre.
Il nido d’infanzia privilegia un lavoro per piccoli gruppi di bambini, con gli educatori come figure stabili di
riferimento per i bambini e per le famiglie e sono organizzati in sezioni. La sezione è organizzata in base a
criteri relativi all’omogeneità dell’età e allo sviluppo globale dei bambini secondo le scelte pedagogiche e la
specifica progettazione educativa. Il rapporto medio educatore/bambino è 1 a 7, come previsto dalla
normativa regionale. Per ciascuna sezione viene predisposta una Progettazione operativa specifica; essa è
soggetta a calibrazioni settimanali in sede di riunioni d’equipe.
Nota UNI11034: la progettazione educativa deve essere oggetto di elaborazione da parte di tutto il gruppo degli operatori e del
responsabile in modo da garantirne la piena condivisione e deve essere il risultato di attività di osservazione diretta dei bambini e
delle loro esigenze.
4.6.3 Finalità della progettazione educativa
CAMPI DI OBIETTIVI GENERALI
ESPERIENZA
Il corpo e il - Stimolare la percezione del proprio corpo attraverso attività e giochi tattili;
movimento - perfezionare e sperimentare diversi schemi che permettano ai bambini di affinare le proprie capacità
I discorsi e le parole motorie;
- assecondare i bambini nelle sperimentazioni personali per raggiungere l’equilibrio e la posizione eretta;
Lo spazio, l’ordine e - aumentare progressivamente la capacità di attenzione;
le misure
- Comunicare con adulti e bambini attraverso comportamenti non verbali (sguardo, indicare);
Le cose, il tempo e - utilizzare un atteggiamento o un gesto simbolico (es. fare mandare un bacino, fare ciao con la mano);
la natura - comprendere e rispondere alle richieste degli adulti;
- imitare i rumori/suoni (es. schiocco della lingua, verso degli animali…);
Messaggi, forme e - acquisire e sviluppare un semplice linguaggio verbale;
media - favorire situazioni di comunicazione;
- sostenere la produzione e l’uso delle prime parole.
Il se e l’altro - Stimolare il bambino verso l’esplorazione degli spazi che lo circondano;
- sperimentare la relazione causa-effetto;
- sperimentare le prime relazioni topologiche (dentro-fuori, sotto-sopra…).
- Sperimentare gli oggetti al fine di scoprirne le caratteristiche;
- utilizzare i sensi per percepire gli oggetti (toccare, annusare, pizzicare, manipolare, assaggiare)
- scoprire e sperimentare nuovi giochi;
- condividere i giochi con i compagni;
- cogliere e incamerare le scansioni temporali del nido (routine);
- accettare e sperimentare l’attesa;
- scoprire e conoscere gli elementi che esistono in natura (erba, terra, acqua…).
- Interiorizzazione di nuovi schemi di azione funzionali (ad es. buttare per terra, portare alla bocca);
- comunicare ed esprimere nuovi schemi di azione manipolativo – visiva, sonoro-musicale;
- recepire e riconoscere suoni e rumori.
- Riconoscere le educatrici come punto di riferimento;
- Accettare contatto fisico e cura da parte di persone diverse dai familiari
- accettare la vicinanza degli altri bambini ed il loro agire;
- interagire con le educatrici e con gli altri bambini;
- accettare il nido come ambiente nel quale vivere parte della giornata;
- instaurare relazioni positive con l’educatrice e con i pari.
Nota UNI11034: La progettazione educativa deve essere finalizzata alla creazione di un ambiente che favorisca l'instaurarsi di
relazioni significative tra bambini e adulti, tra bambini e bambini, e tra adulti e adulti; deve inoltre prevederla messa in atto di
azioni di stimolo differenziate per percorsi di crescita (sviluppo senso-percettivo, sviluppo motorio, sviluppo della comunicazione
verbale e non, ecc.).
4.6.4 Obiettivi della progettazione educativa
Scheda IL GIOCO EURISTICO
Il gioco euristico è un sistema educativo che permette, soprattutto con i bambini molto piccoli, di scoprire se stessi
e le cose che li circondano. L’origine del termine euristico è greco, “eurisko” significa scoprire, portare alla luce.
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