Page 19 - Manuale Servizi all'infanzia 11034
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SERVIZI ALL’INFANZIA
anagrafici del bambino e della famiglia, fornisce una serie di informazioni sulle abitudini del bambino quali uso
del ciuccio, sonno, cibo, relazioni, giochi preferiti, paure.
In questo modo le educatrici che si occupano della fase di inserimento, possono utilizzare gli strumenti migliori
per rendere l’ambiente accogliente e ridurre al minimo il disagio della fase di distacco dalla madre e dai genitori.
Nota UNI11034: La struttura erogatrice deve specificare e documentare i criteri, le modalità e le responsabilità per la
realizzazione della fase di ambientamento.
4.7.1.2 Modalità della fase di ambientamento
Non esiste un metodo standard per tale fase, perché ogni bambino ed ogni famiglia ha una realtà propria.
Generalmente però si cerca di lavorare seguendo queste fasi:
Nella fase iniziale il genitore bada ai bisogni primari del proprio bambino e le educatrici osservano le
modalità di relazione della diade, facendo così proprie le strategie del genitore e le abitudini del
bambino.
Dal secondo o terzo giorno le educatrici affiancano la diade entrando in relazione sia col genitore sia
col bambino e il genitore ed il bambino entrano in relazione con le educatrici e cominciano a
padroneggiare gli spazi del nido e le scansioni temporali della giornata.
In seguito il genitore è ancora presente ma lascia maggiore spazio alle educatrici.
Sul finire della settimana il genitore accompagna il bambino al nido e, dopo essersi preso il tempo di
cui ha bisogno, se ne va.
Nota UNI11034: Dal momento che devono essere garantiti una situazione di serenità emotiva per il bambino e l'instaurarsi di
un rapporto di reciproca collaborazione e fiducia tra il personale e la famiglia, la struttura deve definire e mettere in atto
azioni volte a garantire:
a) la presenza di una figura familiare di riferimento che affianchi (per almeno una settimana di frequenza) il bambino in
questa fase iniziale;
b) la gradualità dei tempi di allontanamento dalla figura familiare e dei tempi di permanenza nella struttura, in modo da
favorire il distacco da una parte e la conoscenza del nuovo contesto da parte del bambino dall'altra;
e) la continuità di frequenza particolarmente nella fase di ambientamento;
d) la presenza di un educatore di riferimento sia per il bambino sia per la famiglia.
4.7.1.3 Informazioni sulla fase di ambientamento
Allo scopo di tenere traccia delle modalità di inserimento del bambino, viene utilizzata la Scheda
ambientamento che riporta una serie di informazioni sulla durata del distacco, sulle reazioni del bambino, sul
pianto, sul contatto fisico con l’educatrice, su fattori scatenanti qualche crisi. Tali schede sono compilate
dall’educatrice tramite anche un’intervista ai genitori in modo da avere informazioni dettagliate sulla situazione.
L’ambientamento si struttura e si realizza attraverso un percorso che comprende varie fasi:
1) PRIMA ASSEMBLEA CON I GENITORI Viene realizzata una decina di giorni prima dell'apertura del nido: è
un momento di incontro non solo conoscitivo, ma anche emozionale, all'interno del quale è possibile ricevere
informazioni generali e introduttive, esprimere stati d'animo e aspettative, opinioni personali, desideri,
preoccupazioni, curiosità.
Vengono consegnati ai genitori 4 opuscoli: Estratto del Progetto Pedagogico; Carta del servizio; "Le nostre buone
abitudini" (dove sono indicate notizie su come vestire il bambino al nido, l'uso del ciuccio, il pannolino, il
calendario, ecc...); "Regolamento interno del servizio". Sempre in questo primo momento, le educatrici
provvedono a stilare un calendario dei colloqui individuali dove sono approfondite le conoscenze di ogni singolo
bambino.
2) COLLOQUIO INDIVIDUALE PRE-AMBIENTAMENTO E’ il momento preliminare all'inserimento, rivolto in
maniera specifica alla raccolta e allo scambio delle informazioni fra struttura pedagogica e famiglia, con lo scopo
di: ►ascolto delle aspettative, ► raccolta informazioni sulle abitudini del bambino; ► descrivere il ruolo del
genitore durante la prima settimana; ►spiegare l’organizzazione dello spazio; ►illustrare la giornata tipo;
►presentare il menù, i ruoli del personale, la metodologia di cura e di proposta formativa, la modalità di
documentazione del servizio; ►illustrare le modalità di partecipazione e condivisione con le famiglie;
►consegnare l'elenco dell'occorrente per il bambino.
In fase di colloquio di pre-ambientamento si compila insieme alla famiglia la "Scheda di Inserimento" nella quale
vengono inserite le notizie che possono servire per un primo approccio conoscitivo e per instaurare una buona
collaborazione e continuità funzionale.
Assistenza 2000 19 / 32
anagrafici del bambino e della famiglia, fornisce una serie di informazioni sulle abitudini del bambino quali uso
del ciuccio, sonno, cibo, relazioni, giochi preferiti, paure.
In questo modo le educatrici che si occupano della fase di inserimento, possono utilizzare gli strumenti migliori
per rendere l’ambiente accogliente e ridurre al minimo il disagio della fase di distacco dalla madre e dai genitori.
Nota UNI11034: La struttura erogatrice deve specificare e documentare i criteri, le modalità e le responsabilità per la
realizzazione della fase di ambientamento.
4.7.1.2 Modalità della fase di ambientamento
Non esiste un metodo standard per tale fase, perché ogni bambino ed ogni famiglia ha una realtà propria.
Generalmente però si cerca di lavorare seguendo queste fasi:
Nella fase iniziale il genitore bada ai bisogni primari del proprio bambino e le educatrici osservano le
modalità di relazione della diade, facendo così proprie le strategie del genitore e le abitudini del
bambino.
Dal secondo o terzo giorno le educatrici affiancano la diade entrando in relazione sia col genitore sia
col bambino e il genitore ed il bambino entrano in relazione con le educatrici e cominciano a
padroneggiare gli spazi del nido e le scansioni temporali della giornata.
In seguito il genitore è ancora presente ma lascia maggiore spazio alle educatrici.
Sul finire della settimana il genitore accompagna il bambino al nido e, dopo essersi preso il tempo di
cui ha bisogno, se ne va.
Nota UNI11034: Dal momento che devono essere garantiti una situazione di serenità emotiva per il bambino e l'instaurarsi di
un rapporto di reciproca collaborazione e fiducia tra il personale e la famiglia, la struttura deve definire e mettere in atto
azioni volte a garantire:
a) la presenza di una figura familiare di riferimento che affianchi (per almeno una settimana di frequenza) il bambino in
questa fase iniziale;
b) la gradualità dei tempi di allontanamento dalla figura familiare e dei tempi di permanenza nella struttura, in modo da
favorire il distacco da una parte e la conoscenza del nuovo contesto da parte del bambino dall'altra;
e) la continuità di frequenza particolarmente nella fase di ambientamento;
d) la presenza di un educatore di riferimento sia per il bambino sia per la famiglia.
4.7.1.3 Informazioni sulla fase di ambientamento
Allo scopo di tenere traccia delle modalità di inserimento del bambino, viene utilizzata la Scheda
ambientamento che riporta una serie di informazioni sulla durata del distacco, sulle reazioni del bambino, sul
pianto, sul contatto fisico con l’educatrice, su fattori scatenanti qualche crisi. Tali schede sono compilate
dall’educatrice tramite anche un’intervista ai genitori in modo da avere informazioni dettagliate sulla situazione.
L’ambientamento si struttura e si realizza attraverso un percorso che comprende varie fasi:
1) PRIMA ASSEMBLEA CON I GENITORI Viene realizzata una decina di giorni prima dell'apertura del nido: è
un momento di incontro non solo conoscitivo, ma anche emozionale, all'interno del quale è possibile ricevere
informazioni generali e introduttive, esprimere stati d'animo e aspettative, opinioni personali, desideri,
preoccupazioni, curiosità.
Vengono consegnati ai genitori 4 opuscoli: Estratto del Progetto Pedagogico; Carta del servizio; "Le nostre buone
abitudini" (dove sono indicate notizie su come vestire il bambino al nido, l'uso del ciuccio, il pannolino, il
calendario, ecc...); "Regolamento interno del servizio". Sempre in questo primo momento, le educatrici
provvedono a stilare un calendario dei colloqui individuali dove sono approfondite le conoscenze di ogni singolo
bambino.
2) COLLOQUIO INDIVIDUALE PRE-AMBIENTAMENTO E’ il momento preliminare all'inserimento, rivolto in
maniera specifica alla raccolta e allo scambio delle informazioni fra struttura pedagogica e famiglia, con lo scopo
di: ►ascolto delle aspettative, ► raccolta informazioni sulle abitudini del bambino; ► descrivere il ruolo del
genitore durante la prima settimana; ►spiegare l’organizzazione dello spazio; ►illustrare la giornata tipo;
►presentare il menù, i ruoli del personale, la metodologia di cura e di proposta formativa, la modalità di
documentazione del servizio; ►illustrare le modalità di partecipazione e condivisione con le famiglie;
►consegnare l'elenco dell'occorrente per il bambino.
In fase di colloquio di pre-ambientamento si compila insieme alla famiglia la "Scheda di Inserimento" nella quale
vengono inserite le notizie che possono servire per un primo approccio conoscitivo e per instaurare una buona
collaborazione e continuità funzionale.
Assistenza 2000 19 / 32