Page 36 - Bilancio Sociale 2022
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TRO DIURNO ALZHEIMER

PRESSO IL COMUNE DI CANTALICE (RI)

ENTE COMMITTENTE. Consorzio Sociale Rieti/, Viale Tommaso Morroni, 28.
OGGETTO DEL SERVIZIO. Il Centro Diurno Alzheimer (CDA) è una struttura semiresidenziale progettata pensando ad un percorso
di umanizzazione delle cure offrendo alle persone anziane di ambo i sessi di età superiore a 60 anni, residenti nel Distretto Socio
Sanitario del Consorzio Sociale Rieti/1 affette da Alzheimer e/o altre forme di demenza con vario grado di riduzione
dell’autosufficienza, occasioni di socializzazione e programmi di trattamento terapeutico, al fine di mantenere il più a lungo possibile le
capacità residue dei malati e anche offrire alle famiglie un aiuto e un sostegno nell’affrontare la malattia ed i cambiamenti che essa
comporta. Il Centro accoglie fino a n. 18 soggetti residenti nella provincia di Rieti, con diagnosi di demenza di entità lieve o moderata,
in grado di trarre profitto da un intervento riabilitativo, intensivo e limitato nel tempo. È una struttura a valenza socio assistenziale semi-
residenziale per persone anziane affette da Alzheimer, individuato dalla Legge 328/00, delineata come uno dei LEPS regionali.
L’edificio che ospita il CDA è composto da un piano terra e un primo piano. Il CDA utilizza per il suo servizio il piano terra e una parte
del primo piano per il personale e dispone altresì di un cortile, di un grande parco all’esterno e di un parcheggio per le auto.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO:

• Ospitalità diurna;
• Assistenza alle principali funzioni di base dell’utente e servizio di supporto;
• Espletamento di prestazioni igienico sanitarie;
• Servizio mensa con punto di cottura entro e non oltre 20 km dalla sede operativa del centro diurno;
• Attività di socializzazione e di inserimento sociale nei limiti della gravità dell’handicap;
• Attività educative indirizzate all’autonomia personale;
• Attività espressive, ricreative, educative, sportive, culturali e aggregative;
• Attività di laboratorio;
• Attività legate al sostegno psicologico ed educativo del disabile e della famiglia;
• Attività di stimolazione cognitiva al fine di mantenere le capacità residue;
• Attività di socializzazione volte alla creazione e al mantenimento di un rapporto significativo e continuativo con l’ambiente

esterno, facilitare i percorsi di integrazione sociale.

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