Page 30 - RelazioneADI
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ura 22 - Distretto di Ascoli Piceno – Numero prestazioni medie per assistito in ADI III livello
200
180 165 170 174
160
140
130
120
100
88
80
68
60 57
40
20
- 2013 2014 2015 2016 2017 2018
2012
Totale Distretto Ascoli Piceno
8.2 San Benedetto del Tronto
La situazione di San Benedetto del Tronto è per molti versi differente. I primi dati disponibili
sul servizio risalgono al 2014 (prima del 2014 era gestito da dipendenti pubblici) e in generale
si assiste a:
un aumento delle prestazioni e di assistiti;
una progressiva strutturazione dei percorsi assistenziali per cui si passa da una
situazione iniziale in cui la quasi totalità delle prestazioni erano classificate come cure
prestazionali o cure ADI senza uno specifico livello, ad una situazione – solo quattro
anni dopo – in cui i percorsi ADI diventano largamente prevalenti.
I cittadini assistiti, 2.244 nel 2014, risultano più che raddoppiati nei quattro anni successivi,
giungendo ad essere 5.326 nel 2018, mentre nel distretto di Ascoli Piceno in numeri nei sette
anni rimanevano abbastanza costanti. Le prestazioni erogate passano da 37 mila nel 2014 a
106 mila nel 2018, anche in questo caso con un aumento assai superiore rispetto al distretto
di Ascoli Piceno dove – anche contando la sub zona di Ascoli che è quella che presenta un
aumento di prestazioni maggiore – la crescita ha ritmi pari a meno di metà rispetto a San
Benedetto del Tronto. Infatti, i due devastanti terremoti del 2016 (agosto e ottobre) hanno
causato la migrazione di assistiti dal sub Distretto Ascoli a quello di San Benedetto del Tronto.
In generale, va considerato che i dati paiono descrivere una situazione di partenza nella quale
il servizio aveva caratteristiche più limitate e in cui quindi si assiste ad un aumento più
pronunciato rispetto all’altro distretto della stessa Area Vasta, tendendo a giungere a livelli di
servizio più simili al termine del periodo considerato.
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Totale Distretto Ascoli Piceno
8.2 San Benedetto del Tronto
La situazione di San Benedetto del Tronto è per molti versi differente. I primi dati disponibili
sul servizio risalgono al 2014 (prima del 2014 era gestito da dipendenti pubblici) e in generale
si assiste a:
un aumento delle prestazioni e di assistiti;
una progressiva strutturazione dei percorsi assistenziali per cui si passa da una
situazione iniziale in cui la quasi totalità delle prestazioni erano classificate come cure
prestazionali o cure ADI senza uno specifico livello, ad una situazione – solo quattro
anni dopo – in cui i percorsi ADI diventano largamente prevalenti.
I cittadini assistiti, 2.244 nel 2014, risultano più che raddoppiati nei quattro anni successivi,
giungendo ad essere 5.326 nel 2018, mentre nel distretto di Ascoli Piceno in numeri nei sette
anni rimanevano abbastanza costanti. Le prestazioni erogate passano da 37 mila nel 2014 a
106 mila nel 2018, anche in questo caso con un aumento assai superiore rispetto al distretto
di Ascoli Piceno dove – anche contando la sub zona di Ascoli che è quella che presenta un
aumento di prestazioni maggiore – la crescita ha ritmi pari a meno di metà rispetto a San
Benedetto del Tronto. Infatti, i due devastanti terremoti del 2016 (agosto e ottobre) hanno
causato la migrazione di assistiti dal sub Distretto Ascoli a quello di San Benedetto del Tronto.
In generale, va considerato che i dati paiono descrivere una situazione di partenza nella quale
il servizio aveva caratteristiche più limitate e in cui quindi si assiste ad un aumento più
pronunciato rispetto all’altro distretto della stessa Area Vasta, tendendo a giungere a livelli di
servizio più simili al termine del periodo considerato.
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