Accordo quadro avente ad oggetto il servizio di assistenza domiciliare educativa a favore di minori e ragazzi con disabilità e minori in situazioni di disagio residenti nei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XXII della Regione Marche
STAZIONE APPALTANTE:
Comune di Ascoli Piceno – Capofila Ambito Territoriale Sociale XXII.
Ambito Territoriale Sociale XXII: Associazione di Comuni costituta ai sensi dell’art. 19 della legge 328/2000 (di seguito denominato ATS XXII) comprendente i Comuni di Ascoli Piceno (capofila), Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta.
Amministrazione/i contraente/i: Amministrazioni Comunali legittimate ad utilizzare l’Accordo Quadro e ad affidare contratti specifici sulla base del medesimo (Comuni di Ascoli Piceno (capofila), Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione).
SERVIZIO:
Servizio di assistenza domiciliare educativa a favore di minori e ragazzi con disabilità e minori in situazione di disagio.
OGGETTO DELL’ACCORDO QUADRO:
Il presente Accordo Quadro ha per oggetto il servizio di assistenza domiciliare educativa a favore di minori e ragazzi con disabilità e minori in situazione di disagio residenti nei Comuni dell’ ATS XXII che hanno delegato il Comune di Ascoli Piceno in qualità di Ente capofila, a svolgere la presente procedura telematica aperta (Comune di Ascoli Piceno, Comune di Folignano, Comune di Maltignano, Comune di Roccafluvione, Comune di Acquasanta, Comune di Arquata del Tronto, Comune di Palmiano e Comune di Montegallo).
DESTINATARI DEGLI INTERVENTI:
Il servizio è rivolto a due categorie di beneficiari come di seguito specificato:
- bambini e ragazzi con disabilità (riconosciuta ex art. 4 della legge 104/92) che non abbiano superato i 23 anni di età e che necessitano di interventi socio-educativi;
- minori in situazione di disagio socio-relazionale e/o inseriti in nuclei familiari che presentano situazioni di multiproblematicità, per i quali l’Autorità Giudiziaria competente (Tribunale Ordinario – Tribunale per minorenni – Giudice Tutelare/Procura minorile) o i Servizi Territoriali ( Servizi Sociali Comunali o Consultorio Familiare) ritengono necessaria l’attivazione dell’intervento educativo.
DESCRIZIONE DEL SERVIZIO:
Il servizio di Assistenza Domiciliare Educativa consiste in un intervento socio-educativo, basato su una relazione individuale con l’educatore di riferimento tale da consentire all’utente di ricevere nel proprio ambiente di vita l’aiuto di cui necessita in forme flessibili e adatte alle esigenze personali e familiari. Il servizio di assistenza educativa domiciliare è finalizzato a supportare i destinatari dell’intervento, nello sviluppo delle proprie potenzialità residue, nel percorso di crescita nell’ambito del proprio nucleo e a creare o favorire condizioni ottimali per il loro inserimento nel contesto sociale di appartenenza nonché a sostenere le responsabilità genitoriali e a favorire un clima idoneo alla permanenza dei minori nel nucleo familiare e a prevenirne l’istituzionalizzazione. L’intervento educativo ha lo scopo di:
- promuovere l’autonomia del bambino/ragazzo, in relazione alla sua età, valorizzando le sue risorse personali e familiari;
- valorizzare la centralità del nucleo familiare nella gestione delle difficoltà quotidiane e relazionali;
- favorire la frequenza scolastica e la socializzazione primaria e secondaria del minore;
- sostenere i genitori attraverso la promozione di modelli educativi che possano essere accettati, condivisi ed adottati.
In tal senso le prestazioni da erogare possono essere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, così individuate:
- interventi educativi individualizzati, finalizzati all’acquisizione, all’integrazione e sviluppo di competenze personali e sociali sotto il profilo relazionale, cognitivo, dell’apprendimento, dell’autonomia e della mobilità;
- interventi socio-educativi all’interno del nucleo familiare allo scopo di sostenere parallelamente sia il destinatario dell’intervento che i propri familiari in un percorso di crescita ed autonomia;
- attività educative individualizzate, secondo il progetto educativo stilato, per lo sviluppo delle potenzialità e di abilità cognitive;
- partecipazioni ad attività educative, ricreative a valenza socializzante e didattica, al fine di favorire l’inserimento della persona con disabilità e/o del minore con disagio in un contesto sociale e relazionale adeguato.